Fotografare il matrimonio di chi come te ha deciso di sposarsi in chiesa e realizzare scatti emozionali, presenta diverse difficoltà tecniche e gestionali, che solo uno studio esperto può fronteggiare grazie alle sue competenze. Non bisogna dimenticarsi che proprio in chiesa, ad esempio, in un ambiente spesso scarsamente illuminato, avviene lo scambio degli anelli. Si tratta di uno dei momenti più iconici ed emozionanti del matrimonio, che ricoprirà un ruolo da protagonista all’interno dell’album di nozze, per cui la foto deve essere indubbiamente perfetta. Questo istante fondamentale e non replicabile va ritratto nel pieno rispetto della cerimonia, degli spazi dell’altare e del celebrante che potrebbe non gradire un’azione invadente e distrattiva da parte del fotografo. Ma non solo lo scambio degli anelli richiede particolari attenzioni! Conosciamo bene la tua domanda: come essere sicuri che il fotografo di matrimonio saprà far fronte alla corretta gestione di tutto il rito dal punto di vista fotografico? Vediamo allora le 5 cose da sapere per valutare lo studio fotografico che si occuperà di immortalare il tuo matrimonio.

Sposarsi in chiesa: quali sono le competenze tecniche del fotografo professionista?

Per sposarsi in chiesa è importante affidare il servizio ad un fotografo di matrimonio che possieda esperienza, metodo e una buona tecnica fotografica.  Un professionista può certamente mettere a tua disposizione le competenze e l’attrezzatura adatta per gestire ogni criticità. 

I fotografi specializzati in matrimonio in chiesa sanno bene come lavorare anche in condizioni di scarsa illuminazione e si organizzano con un equipaggiamento specifico e dedicato.

Non sta a te saper giudicare le macchine fotografiche che il fotografo possiede, ci mancherebbe, ma puoi tutelarti chiedendo informazioni su come vengono gestite le foto in chiesa e su come si muoverà il fotografo in questo ambiente. Puoi indagare ad esempio se userà flash o lampade e come ritrarrà i vari momenti, per verificare le sue competenze e testare il suo metodo. Ognuno ha un approccio diverso ed è importante trovare quello che ti fa sentire tranquilla, sicura e che ti permette di essere a tuo agio.

Sposarsi in chiesa: come vivere la presenza del fotografo? 

Se hai deciso di sposarti in chiesa certamente desideri che questa fase della giornata abbia il giusto rispetto e solennità. Permettiti di partecipare alla celebrazione senza preoccuparti della presenza del fotografo, vivendo liberamente le grandi emozioni che il rito fa provare. Sta al fotografo raccontarle con discrezione e autenticità, per fartele rivivere poi attraverso l’album di matrimonio. 

Spesso il momento della cerimonia è quello di cui restano paradossalmente meno ricordi, tanta è l’emozione. Se hai amici che si sono già sposati avrai conferma di questo! A maggior ragione è fondamentale scegliere il professionista giusto che sappia riconoscere le tue emozioni, immortalarle e consegnartele perché restino per sempre. Non sai quante volte capita di sentire: “Ma questo non me lo sarei mai ricordato” “Ma questo quando è successo?” “Ma quell’espressione di mio papà proprio non l’avevo vista”.

È normale perdersi qualche immagine, in quel momento la coppia vive istanti di grande complicità e il mondo attorno scompare. La bellezza del racconto fotografico sta nel donarti anche punti di vista che erano sfuggiti e che rivivono grazie alle fotografie. 

Certamente uno dei momenti che crea più emozione (e per il quale servono tante foto in memoria) è l’arrivo degli sposi! Capiamo come gestirlo. 

Sposarsi in chiesa: come gestire l’ingresso e far accomodare gli invitati?

Nel rito tradizionale, lo sposo solitamente raggiunge la chiesa 20 minuti prima della cerimonia ed entra al braccio sinistro della mamma o di chi la rappresenta. Giunti all’altare, la mamma si accomoda nei banchi a destra e insieme a lei tutti i familiari e amici dello sposo. 

La sposa accompagnata dal papà o da chi lo rappresenta, percorrerà la navata dandogli il braccio destro. La sua famiglia e i parenti si saranno accomodati alla sinistra dell’altare. 

Il consiglio per ritrarre bene l’ingresso è quello di procedere a passo sicuro, ma non troppo veloce. Il fotografo potrà in questo momento concentrarsi sugli sposi, ma anche sulle emozioni di chi li accompagna e li circonda. Come è noto, l’arrivo in chiesa è certamente uno dei momenti più coinvolgenti della giornata per tutti i partecipanti all’evento e le fotografie devono raccontarlo. 

Come fotografare l’ingresso in chiesa e lo scambio degli anelli?

L’ingresso è tecnicamente un momento complicato da ritrarre. L’entrata a braccetto del genitore, è accompagnata da una forte luce che invade l’intera navata e l’abilità del fotografo sta nell’evitare foto con uno sfondo sovraesposto e  gli sposi in ombra. Non sta a te capire gli aspetti tecnici, ma per evitare di rimanere delusa, guarda nei portfoli il risultato dello scatto: sposo e sposa devono essere ben illuminati nonostante la luce alle spalle.

Un altro momento delicato è la promessa. Sbagliare la foto durante lo scambio degli anelli significa per il fotografo perdere ogni credibilità! Questo scatto è di importanza fondamentale nella realizzazione dell’album di matrimonio e il livello di attenzione deve essere altissimo. Tutto deve avvenire nel rispetto degli spazi dell’altare e del celebrante.

 

Tu di tutto questo non ti devi preoccupare quel giorno. È importante scegliere il fotografo che ti dà sicurezza perché in quei momenti tu possa goderti la tua emozione con la certezza del risultato. Prevenire per evitare delusioni!

Se non sai come orientarti nella ricerca del fotografo giusto, ecco un articolo che può darti qualche suggerimento su come fare: https://www.michelinostudio.com/blog/matrimonio/come-scegliere-fotografo-matrimonio/

Come gestire amici e parenti fotografi?

Tra gli imprevisti con cui deve fare i conti il fotografo che accompagna chi si sposa in chiesa, ci sono gli amici e i parenti degli sposi, che potrebbero voler scattare fotografie dei vari momenti del rito. 

Si tratta di una situazione rara, ma non manca il rischio di persone che limitino i movimenti del professionista o ne oscurino la visione. Queste interferenze potrebbero anche infastidire il celebrante e togliere solennità al rito. Il consiglio è concordare il fatto di lasciare che l’unico a scattare foto, sia lo studio fotografico per evitare situazioni caotiche e spiacevoli.

Come lo Studio Michelino gestisce le fotografie in chiesa? 

Se dunque ti sposi in chiesa e vuoi avere la certezza di un rito sereno e di ricordi emozionali, hai capito a cosa devi prestare attenzione, cosa puoi chiedere al fotografo per essere certa del risultato. 

Lo Studio Michelino ha realizzato servizi fotografici di matrimonio in chiesa in moltissime occasioni. Siamo pronti a gestire tutte le condizioni di luce e di spazio. Riteniamo importante non utilizzare flash o luci aggiuntive, perché risultano finte e distrattive per gli sposi e per gli invitati. 

Le nostre attrezzature possono tranquillamente assicurare risultati eccellenti in ogni contesto. Abbiamo anche l’abitudine di presentarci e salutare il celebrante qualche minuto prima della cerimonia per capire gli spazi in cui possiamo muoversi e ricevere da lui eventuali indicazioni, così da creare un clima sereno per tutti. 

Se hai piacere di vedere come si concretizzano il nostro lavoro e il nostro metodo, ecco alcuni esempi di matrimoni realizzati con cerimonia religiosa:

Silvia & Carlo

Annalisa e Nicola

Deborah e Niklas

Se è questa l’esperienza che vuoi vivere ed è questo l’effetto che vuoi ottenere per il servizio fotografico del tuo matrimonio, contattaci: https://www.michelinostudio.com/contatti/

Pin It on Pinterest