Negli ultimi dieci anni, come dimostrano i dati ISTAT, il matrimonio in Comune e il rito civile sono stati la scelta fatta da molte coppie di spose. Nel Nord Italia, ad esempio, il 51,7% delle nozze sono celebrate in Comune. Appare, dunque, evidente come il matrimonio civile sia in netto aumento.

Vediamo allora cosa fare per organizzare un matrimonio in Comune nel migliore dei modi, dalla parte burocratica all’aspetto più emozionale.

Matrimonio in Comune: gli aspetti burocratici

Il matrimonio civile non è valido per la chiesa, mentre il matrimonio in chiesa ha effetti anche civili. Si tratta di un aspetto importante da tenere in considerazione quando si sceglie tra matrimonio in Comune e matrimonio in chiesa. Fondamentale è conoscere l’iter burocratico, che oggi è più snello e prevede formalità che vanno eseguite solo due mesi prima della data delle nozze.

1. Richiesta di pubblicazione presentata all’Ufficiale di Stato Civile di uno dei due comuni di residenza degli sposi o delega della richiesta ad una persona munita di procura speciale.

2. Dichiarazione di nome, cognome, luogo, data di nascita, residenza e cittadinanza, libertà di stato, assenza di impedimenti, condanne e interdizioni mentali.

3. Redazione del verbale da parte dell’Ufficiale, che va a sostituire il precedente registro delle pubblicazioni a seguito di verifica della veridicità dei dati.

4. Esposizione dell’atto di pubblicazione o pubblicazione online per otto giorno, al termine dei quali è rilasciato il certificato di avvenuta pubblicazione in entrambi i Comuni di residenza degli sposi.

In caso di rito civile e matrimonio in Comune, si può procedere alla celebrazione dopo soli 4 giorni dall’avvenuta pubblicazione, anche in un terzo comune diverso da quelli in cui sono state affisse le pubblicazioni.

Per quanto riguarda la location, il matrimonio può essere celebrato nelle sale comunali o in una location appartenente al Comune o, ancora, in uno spazio adibito a questo scopo e riconosciuto legalmente. Questo è il caso della casa comunale, che ha il vantaggio di radunare direttamente gli ospiti anche nella location del ricevimento.

Oltre la burocrazia: l’emozione del matrimonio in Comune

Sicuramente, rispetto al matrimonio in Chiesa la cerimonia in Comune dura meno e si basa sulla lettura del Codice Civile. Per questo il consiglio di chi si occupa di organizzazione di matrimoni è quello di personalizzare non solo il ricevimento, ma anche il rito civile.

In questo caso gli sposi possono intervenire sulle promesse di matrimonio o aggiungere interventi di parenti, genitori e amici che desiderino parlare in pubblico. In alternativa si può proporre la lettura di poesie o racconti sul tema dell’amore, per rendere romantica anche la celebrazione civile.

Non potrà mancare la musica di sottofondo, perfetta per ricreare emozioni e commuovere gli invitati, rendendo la cerimonia suggestiva e romantica. Allestimento, scambio delle promesse, musica e letture devono parlare della vostra storia d’amore.

Fotografo di matrimonio: la cerimonia in Comune

Il fotografo di matrimonio lavorerà come si fa per il tradizionale matrimonio in Chiesa, immortalando l’attesa, l’entrata, il momento dello scambio delle promesse, lo scambio degli anelli e le firme, senza dimenticarsi di catturare le emozioni di sposi e ospiti.

Un bravo fotografo di matrimonio sa rendere unica la giornata e catturare emozioni da rivivere a distanza di tempo in qualsiasi Comune, Chiesa o location scelta per il matrimonio. Cambierà sicuramente il contesto e l’ambientazione, ma i ricordi resteranno indimenticabili.

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